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morgholoth's avatar
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La notevole proprietà all’angolo tra Wimbury Road e Trafalgar Lane veniva ricordata nel vicinato per l’ardito motivo medievale che contornava le sue mura di cinta.
Era abitata da tale Louis de Fraberge, ex ufficiale della corona. Abitava in quella via da anni, ma ben pochi dei suoi vicini lo avevano visto fuori se non durante qualche festività per il compleanno del Re.
Il possente cancello aveva ormai ceduto alla ruggine creando una serie di fessure tra le sbarre che permettevano di vedere il giardino incolto. Grandi alberi esotici e cespugli che superavano i loro bordi.

Nick Greon entrò all’interno del giardino camminando sul selciato sconnesso del vialetto d’ingresso. Tra l’erba notò subito delle strane sacche curve e una strana statua rappresentante la terra, con i suoi confini squadrati tra le colonne d’ercole e le cascate delle terre del Gange.
Ma dall’anziano de Fraberge non si sarebbe aspettato altro.
La facciata della casa era trasandata quanto il giardino, con vari vetri rotti e piante parassite tra il colonnato e il balcone padronale.
Nick osservò l’interno polveroso di una delle stanze, probabilmente il salone. Vi era un grande tavolo di marmo. Con varie macchie di liquidi dai diversi colori. Vi si formavano varie figure una dentro l’altra e parevano dovute alla detonazione di qualche strano composto chimico. Per terra tra svariate cartacce e libri, bottiglie dai colori dell’arcobaleno iridescenti.

Nick provò ad entrare dalla porta principale e questa era aperta!
Il corridoio era più piccolo di quel che si aspettasse, con due grandi librerie. Camminando all’interno diede una scorsa alle costine.
Lavorazione del cuoio, Allevamento questa ignota attività della Sardinia.
E nell’altro scaffale.
Il vetro e i cristalli. L’ostrica e i suoi prodotti.

Nick non capiva. Nick continuò ad attraversare il corridoio come se conoscesse la sua via.
Ed entrò in uno studiolo. Lì vi era un modello di un edificio poggiato su una scrivania. Una piccola dedica a Newton nel basamento. E il modellino era rotto. Fessurato.
E accanto al modellino un vecchio con la sua vestaglia dormiva su una poltroncina. Il viso appoggiato sul tavolino.
Sembrava dormire… ma le sue spalle non erano mosse da nessun respiro. Gli occhi vitrei avevano in sé un luccichio di vittoria, l’espressione del viso, fissa nella morte, era estatica e per certi versi folle .
Un braccio era disteso lungo di un fianco. L’altro sulla scrivania, disteso. E la mano sembrava reggere qualcosa con una stretta spasmodica.
Nick si avvicinò e osservò l’oggetto. Pareva una piccola asta di metallo, delle dimensioni di una moneta o poco più. Pareva acuminata. Sembrava l’aculeo di un’animale.

Non si scoprì mai la sua funzione, né cosa avesse destato tanto interesse nella mente di Louis.
Pare che la causa delle morte fu del gas contenuto nelle varie sacche di cuoio piene di fessure e squarci, che trovarono nello studiolo del vecchio.
Avete capito quali oggetti sferici ho citato e che oggetto aveva in mano Lousi?  Avete capito a quale figura comune nei vicinati mi sono ispirato nella creazione del vecchio? Giochino fatemi l'elenco!
Rispondete nei commenti!

Tratto dalla serie di racconti intitolati GOSH sul blog:
labibliotecadipergamo.blogspot…

Seguite per altri se vi è piaciuto! Questo era solo il numero due!
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Comments5
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BlackNyappy's avatar
Io sono troppo ignorante per capire i riferimenti...T_T però il racconto mi è piaciuto molto!